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"Al GOM di Reggio Calabria ho visto e toccato con mano la buona sanità", lettera della moglie di un paziente operato nella U.O.C. di Neurochirurgia.

01 Marzo 2024


L'accorata lettera della moglie di un paziente, operato nella U.O.C. di Neurochirurgia del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, pubblicata oggi sulla Gazzetta del Sud. 

La scorsa estate, la malattia di mio marito avrebbe stravolto la mia vita e quella di mio figlio. Tutto cominciò con formicolii e intorpidimenti agli arti e in altre parti del corpo. E nonostante diverse visite ed esami strumentali le cose peggiorarono al punto che le braccia e le gambe si paralizzarono. 

Questa era l'amara realtà con la quale stavamo convivendo e per la quale ci siamo rivolti al direttore del reparto di Neurochirurgia, dott. Mauro Campello, del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria. Una visita e una Tac, con il mezzo di contrasto al cervello, e poi l'illustrazione delle difficoltà dell'operazione anche per lo stato di salute generale di mio marito. Da qui il ricovero, l'operazione e il trasferimento in Terapia Intensiva, con i tanti dubbi sul futuro. Un'attesa terribile. C'era il rischio che mio marito potesse rimanere paralizzato e attaccato all'ossigeno. Ma grazie a Dio, superate le prime difficoltà post operatorie, fummo informati che l'intervento chirurgico era riuscito bene e si vedevano i primi benefici. Finalmente vedevamo la luce in fondo al tunnel.

Mancano ancora degli esami e tutt'ora si sottopone a fisioterapia, ma la speranza che guarisca completamente si fa sempre più forte.

Intanto, vorrei ringraziare il dott. Campello, professionista scrupoloso e competente, la sua equipe, il personale medico e infermieristico che ha assistito mio marito, con cura e devozione. E, in particolare, non potrò mai dimenticare il sostegno e l'aiuto dell'instancabile dottoressa Olga Gervasio, che, con nobiltà d'animo e grande preparazione, teneva alto il morale di mio marito. Vorrei anche ringraziare il responsabile del reparto di Terapia Intensiva Post-Operatoria, dott. Caracciolo, per la disponibilità a darmi notizie e il cappellano del GOM, padre Stefano, che, in più occasioni e con le giuste parole, ci è stato vicino.

Se è vero che le continue denunce sulla malasanità in Calabria non mancano, è anche vero che al GOM di Reggio Calabria ho visto e toccato con mano la buona sanità.

Il reparto di Neurochirurgia è un centro d'eccellenza, non solo reggino e calabrese.