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"Riuniti per la Sanità calabrese". L'inaugurazione della Cardiochirurgia e del nuovo Pronto Soccorso di Reggio Calabria

09 Novembre 2016


 

Il 7 novembre è davvero una data storica per la sanità calabrese tutta, ed in particolare per quella reggina.

La Cardiochirurgia di Reggio Calabria - l'oggetto del contendere di mille battaglie, di polemiche più o meno strumentali e di guai d'ogni sorta - è oggi realtà. Ci è voluto l'impegno, la passione di molte persone e l'incontro di più volontà, ma finalmente quello che per la città era diventato un motivo d'onta, da domani potrebbe diventare il primo motivo d'orgoglio.

Ma non è solo d'orgoglio che bisogna parlare: come ha spiegato il Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria, Frank Benedetto, nel suo discorso introduttivo alla cerimonia inaugurale, la Cardiochirurgia di Reggio Calabria è stata fortemente voluta - di concerto con il Presidente Oliverio che lo ha posto come primo e fondamentale obiettivo del suo mandato - semplicemente perché serve.

Serve perché le malattie cardiovascolari sono le prime cause di morte in Europa; serve per debellare la piaga della mobilità passiva: il 75% dei pazienti con problemi cardiaci infatti va a curarsi fuori regione. Una piaga costosa (circa 38 milioni di euro) e che al contempo comporta dei rischi per la salute delle persone.

"E' stato duro combattere un sistema che si era arenato ma ce l'abbiamo fatta!" E' questa la frase più significativa ed insieme liberatoria del D. G. Benedetto.

La Cardiochirurgia è infatti un progetto che risale addirittura al 2005, quando era stata istituita da una legge regionale. Completata e collaudata nel 2011 con una spesa di ben 18 milioni di euro, non era mai entrata in funzione.

"Lasciata a marcire" dice Oliverio. Nel 2015 è dunque intervenuta la Magistratura contabile che ha contestato all'Azienda un danno erariale di 40 milioni di euro, nei quali venivano conteggiati anche gli oltre 7 milioni di euro annui di mancato risparmio per la migrazione per cure specialistiche.

Visibilmente emozionato, il D.G. Benedetto ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato al conseguimento di un risultato a dir poco storico, ma soprattutto plurimo e sostanziale. Non a caso lo slogan per la grande kermesse odierna era "Riuniti per la Sanità calabrese". Uno slogan che racchiude in sé non solo l'idea di collaborazione e di lavoro sinergico con politica ed istituzioni, ma anche l'insieme di obiettivi conseguiti in due anni e mezzo di lavoro febbrile: il nuovo Pronto Soccorso (che copre circa 1300 mq e si è dotato di strumetazioni all'avanguardia); la Pet; la Neonatologia; la Chirurgia Robotica, della quale il Riuniti è il primo ospedale calabrese a dotarsene; la Chirurgia Toracica ed infine il partenariato con il "Niguarda di Milano".

Conclude la girandola di interventi il Ministro della Salute Lorenzin. Le sue sono parole di soddisfazione e d'incoraggiamento: "Correte, abbiate coraggio – afferma – lo Stato non può far altro che incentivarvi. Dobbiamo lavorare per dare ai cittadini ciò che è loro di diritto: accesso per tutti alle cure e cure di buon livello".

Ma vi sono nelle sue parole anche ammonimenti per coloro che pensano alla Sanità come una "mucca da mungere". "Un'idea che non sta insieme con i principi del servizio sanitario...".

E sulla Cardiochirurgia oggi innaugurata afferma: "Questa è la chiara dimostrazione che qui in Calabria le cose si possono fare". La Lorenzin ha concluso ringraziando caldamente il D. G. Frank Benedetto ed aprendo infine all'eventualità di un uscita dal commissariamento della Sanità calabrese.