All’avanguardia nelle terapie ematologiche e cellulari. L'approfondimento del Solde24Ore sul CTMO del GOM di Reggio Calabria
17 Dicembre 2024Un’eccellenza sanitaria pubblica permette ai cittadini del Sud una possibilità di cura da affrontare vicino a casa evitando i cosiddetti viaggi della speranza
Grazie a un team multidisciplinare, composto da 15 medici e da infermieri ed assistenti sociosanitari altamente formati, coordinato da Massimo Martino, direttore del Centro Trapianti Midollo Osseo (CTMO) e dell’Unità Complessa di Ematologia del Dipartimento Onco-Ematologico e Radioterapico del Grande Ospedale Metropolitano (GOM) di Reggio Calabria, i pazienti affetti da patologie onco-ematologiche possono sottoporsi a terapie di ultima generazione. Si tratta di un’eccellenza sanitaria pubblica tutta reggina che permette ai pazienti del Sud non solo di avere una speranza di cura, ma di poterla affrontare vicino a casa evitando i viaggi della speranza. “La nostra missione è fornire un’attività clinica di diagnosi e cura mantenendo uno standard di eccellenza attraverso un sistema organizzativo che pone sempre al centro il paziente – spiega il direttore Martino -. Eseguiamo, nei 2 piani della nostra Struttura, visite ambulatoriali, attività diagnostiche e terapeutiche in regime ambulatoriale, di Day Hospital e in reparto di degenza, ricerca clinica e sperimentale”. Il Centro è fortemente orientato all’impiego di trattamenti innovativi. Poter accedere a protocolli e studi clinici con nuovi farmaci, consente ai medici di proporre i trattamenti più avanzati o di sviluppare strategie innovative per patologie come la leucemia, il mieloma multiplo, i linfomi, le sindromi mielodisplastiche, ed i disordini mieloproliferativi cronici. “Per i tumori del sangue, offriamo terapie oncologiche e cellulari di ultima generazione in linea con i centri europei impegnati sullo stesso fronte”, specifica Martino. L’eccellenza della struttura è certificata dall’avanguardia delle terapie. “Recentemente, abbiamo trattato il primo paziente affetto da mieloma multiplo con cellule T geneticamente modificate (CAR-T) – informa il direttore del centro ematologico Martino -. Questa terapia oggi è disponibile in soli 5 centri italiani, il nostro è stato il primo del Sud ad attuarlo”. Per quanto riguarda i trapianti, il GOM quest’anno ha garantito oltre 160 procedure, di cui 50 trapianti allogenici e 30 procedure con CAR-T”. L’assistenza a 360° del paziente che si sottopone alle procedure, è garantita da un percorso assistenziale multidisciplinare che coinvolge il neurologo, il cardiologo, l’infettivologo, lo pneumologo, il rianimatore, il radiologo, il radioterapista, il chirurgo, il microbiologo, l’infettivologo, il farmacista, il trasfusionista, i laboratori di tipizzazione tissutale, genetica ed analisi, ed il laboratorio dove vengono manipolate le cellule staminali e i linfociti. “È grazie alla multidisciplinarità che abbiamo la possibilità di erogare cure di ultima generazione che danno una speranza di remissione a pazienti che prima non ne avevano – aggiunge Martino -. Proprio perché si tratta di terapie complesse sia in termini di assistenza che di follow up, creare una rete collaborativa fra i vari reparti si è rivelato importantissimo”. Dall’anno della prima terapia CAR-T a essere eseguita in Sud Italia proprio dal GOM di Reggio Calabria nell’estate del 2020, sono stati fatti passi significativi nella lotta alle patologie ematologiche maligne. “La CAR-T – sottolinea Martino - consente di dare una speranza terapeutica a soggetti nei quali la malattia non rispondeva a chemioterapie e immunoterapie convenzionali”. L’Unità svolge anche un’attività di ricerca medica partecipando a protocolli di studio, vagliati e approvati dal Comitato Etico, per la valutazione di terapie innovative nell’ambito dell’attività di gruppi di studio quali il Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’Adulto (GIMEMA), e la Fondazione Italiana Linfomi (FIL). “In particolare, aderiamo al Gruppo Italiano Trapianto Midollo Osseo (GITMO), società scientifica che mette in rete circa 90 centri trapianti in tutta Italia che ha come scopo lo sviluppo e il progresso tecnologico dei trapianti di midollo osseo e di cellule staminali emopoietiche nonché lo sviluppo della base biologica – spiega Martino -. Il GOM collabora inoltre con gli Atenei della Calabria, in particolare con l’Università di Cosenza dove è stata da poco creata una Scuola di specializzazione di ematologia. Insieme, abbiamo gettato le basi per formare nuovi specialisti destinati ad arricchire il network sanitario regionale, nel quale l’ematologia è una branca di alto livello medico, scientifico e di ricerca”. La struttura eroga oltre 50 trapianti allogenici all’anno. “Nella maggior parte dei casi si tratta di pazienti affetti da leucemia acuta mieloide – spiega il direttore -. Utilizziamo la tecnica anche in pazienti che hanno più di 60 anni: i risultati fin qui ottenuti sono in linea con quelli dei grossi centri italiani ed europei. Inoltre, aderiamo a studi clinici in fase 2 o fase 3 che permettono di offrire ai nostri pazienti delle terapie altamente innovative: al netto del ritorno di immagine importante per il nostro ospedale, ne va da sé che aderendo ai migliori trials offriamo ai pazienti la possibilità di remissione, potendoli trattare con farmaci molto costosi e non ancora in commercio, garantendo le cure in un ospedale pubblico in grado di erogare cure all’avanguardia a tutti coloro che ne hanno bisogno”. Inoltre, la terapia CAR-T è offerta a pazienti che non hanno altra chance terapeutica. “Con questa terapia, a oggi, riusciamo a garantire una lunga sopravvivenza a circa il 40% dei pazienti: di fronte alla mancanza di alternative, credo si sia raggiunto un risultato particolarmente incoraggiante”, chiosa Martino.