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Nell'ottica di quanto previsto dalla normativa in tema di trasparenza e valutazione delle pubbliche amministrazioni e
secondo i criteri della rendicontazione sociale e dell'audit civico è istituito il Comitato Consultivo Aziendale, senza
alcun onere economico aggiuntivo, in attuazione del principio contenuto nell’art. 14, comma 7, del D. Lgs. n. 502/1992.
Il Comitato Consultivo misto è costituito con deliberazione del Direttore Generale e svolge attività di controllo della
qualità dal lato degli utenti e la sperimentazione di modalità di raccolta e di analisi dei segnali di disservizio.
Il Comitato Consultivo misto esercita le seguenti funzioni:
• formula proposte su campagne di informazione sui diritti degli utenti, sulle attività di prevenzione ed
educazione alla salute, sui requisiti e criteri di accesso ai servizi sanitari e sulle modalità di erogazione dei
servizi medesimi;
• collabora con l'ufficio relazioni con il pubblico per rilevare il livello di soddisfazione dell'utente rispetto ai
servizi sanitari e per verificare sistematicamente i reclami inoltrati dai cittadini;
• esprime pareri non vincolanti e formula proposte al Direttore generale in ordine agli atti di programmazione
dell'azienda, all'elaborazione dei Piani di educazione sanitaria, alla verifica della funzionalità dei servizi
aziendali nonché alla loro rispondenza alle finalità del Servizio sanitario regionale ed agli obiettivi previsti dai
Piani sanitari nazionale e regionale, redigendo ogni anno una relazione sull’attività dell’azienda.
Le modalità di costituzione, funzionamento, organizzazione, attribuzione dei compiti, articolazioni e composizione del
Comitato consultivo aziendale devono essere disciplinate da specifico regolamento aziendale.