(ASCA) - Roma, 22 ott - E' ormai dimostrato che l'incidenza della morte improvvisa nei soggetti con meno di 35 anni di eta' e' di quasi un caso ogni centomila ogni anno.
Tra tutti i giovani morti di morte improvvisa cardiovascolari i giovani atleti sono 2,8 volte di piu' dei soggetti sedentari. Nei giovani atleti la causa e' soprattutto legata alla cardiomiopatia aritmogena. I portatori di anomalie congenite delle arterie coronarie corrono un rischio 79 volte maggiore di andare incontro a morte improvvisa in seguito ad uno sforzo. La prevenzione e' un'arma vincente.
E prevenzione significa identificazione dei soggetti a rischio.
Lo hanno ribadito i cardiologi della Sic riuniti a Roma in occasione della presentazione della Campagna di prevenzione ''Battiti per il tuo cuore' interamente dedicata ai ragazzi dalla SIC e dalla Fondazione Fondazione Italiana Cuore e Circolazione onlus che ha come obiettivo la prevenzione delle malattie cardiovascolari nei giovani e, in particolar modo, la morte improvvisa giovanile.
Nel 2006 - e' l'ultimissimo dato Istat disponibile ma la Societa' Italiana di Cardiologia lo ritiene fortemente sottostimato - le morti tra i giovani (1-24 anni) dovute a malattie cardiovascolari sono state addirittura 191 delle quali 21 hanno riguardato bambini tra 1 e 4 anni, 32 bambini e adolescenti tra i 5 e i 14 anni e 138 i giovani tra i 15 e i 24 anni.
Nel 2005 (ultimi dati disponibili) sono stati ricoverati in regime ordinario (senza considerare la fascia 0-1 anno): per aritmie cardiache 2534 giovani tra 1 e 24 anni, soprattutto maschi (1445): la fascia d'eta' piu' colpita quelli tra i 15 e i 24 anni (1537 giovani). Per cardiomiopatie 354 giovani tra 1 e 24 anni, soprattutto maschi (252): la fascia d'eta' piu' coinvolta quella tra i 15 e i 24 anni (191 ragazzi e ragazze); per insufficienza cardiaca 240 giovani tra 1 e 24 anni (129),soprattutto maschi (148); per infarto miocardico acuto 54 giovani, tutti tra i 15 e i 24 anni (soprattutto maschi, 45).